PORTO DI CAGLIARI

PROGETTI

COMMENTI ED OSSERVAZIONI

 

aggiornato nel marzo 2005

Fonte: Autorità Portuale di Cagliari

 

 

Il Piano Operativo Triennale del Porto di Cagliari per gli anni 1999 - 2001, ha previsto i seguenti interventi:

-   Opere di grande infrastrutturazione:

-   Opere da realizzarsi con cofinanziamento dello Stato, Regione, Enti locali ed Ue:

-   Opere da realizzarsi con finanziamento a carico dello Stato, Regione, Enti locali ed Ue:

Fonte: Autorità Portuale di Cagliari

 

 

Nel 2003:

Nei primi mesi estivi del 2003 le compagnie di navigazione Maersk Sealand e P&O Nedloyd hanno firmato contratti con la Cict, Cagliari International Container Terminal, contribuendo così al rilancio di un porto finora in difficoltà. Va ricordato che la compagnia danese facendo arrivare, il 17 luglio 2003, tre mercantili nel porto sardo ha finalmente rotto il giuramento, fatto nel 2002, di non servirsene più. Tale affermazione era stata pronunciata in seguito a problemi avuti durante uno sciopero della Cagliari International Container Terminale, che gestisce il Porto Canale, e che ne aveva impedito lo scarico delle merci. Maersk dall’inizio del mese di luglio effettua regolarmente su Cagliari un servizio che sposta soprattutto container vuoti dal Nord Europa al Far East, collegato via feeder a Cadice. Si prevede che la compagnia danese sposterà su Cagliari un traffico da 200.000 Teu all’anno.

La gestione del porto industriale di Cagliari da parte della Contship del gruppo Erogate, azionista di maggioranza della società Cict, ha contribuito molto a far sì che P&O Nedloyd abbia considerato tale scalo come quello centrale nelle sue rotte internazionali ed estere fornendo così una garanzia per sostenere l’incremento di traffico previsto nel Mediterraneo nei prossimi anni sottolineando ancora che, in poco tempo, tutte le navi madre finiranno a Cagliari per poi servire tutto il Mediterraneo Occidentale.

P&O Nedloyd, la quarta compagnia al mondo nel trasporto di container, ha ufficialmente avviato a luglio 2003 il nuovo corso del Porto Canale di Cagliari con l’arrivo della Nedlloyd America. Tale operazione ha inaugurato i servizi che P&O ed i suoi alleati in Grand Alliance hanno trasferito a Cagliari da Gioia Tauro, ovvero quelli di Famex, Loop-E e Ims. Inoltre, in futuro, cercheranno di spostarvi, da Malta, anche i servizi Epic e Australia. Nel porto calabrese verranno così lasciati il servizio Aex ed un servizio loop.

Il piano industriale presentato da Contship Italia prevede la movimentazione a Cagliari di circa 800.000 Teu l’anno entro il 2006. Il rilancio del porto di Cagliari, oltre a produrre notevoli aumenti nel volume di traffico, comporterà l’assunzione di un centinaio di nuovi addetti.

Nel 2004:

Il porto di Cagliari è diventato, nel giugno 2004, hub mediterraneo di transhipment per i servizi Europa, Pakistan, India di Epic 3 - costituito da CMA CGM, Contship Contalinerlines e P&O Nedloyd - e Med-Golfo USA di Lykes Lines e TMM Lines. Il consorzio Epic 3, ha trasferito da Malta a Cagliari il proprio hub mediterraneo di transhipment.

Per rispondere all'aumento del traffico estivo diretto in Sardegna, la compagnia Sardinia Ferries ha, nel giugno 2004, fissato tre corse quotidiane da Livorno a Golfo Aranci. Durante il giorno il servizio sono state utilizzate le navi veloci Express e Mega Express Rhree. Dal porto di Civitavecchia sono state fissate tre partenze quotidiane. Sulle altre linee per la Sardegna la compagnia di navigazione ha proposto una tariffa jackpot da 5 euro sul trasporto automobile, mentre per i passeggeri è stata scelta una tariffa con un prezzo minimo di 17 euro da Civitavecchia e di 18 euro da Livorno.

Nell'agosto 2004, il presidente dell'Autorità portuale di Cagliari, Antonio Granara, ha sottolineato che oltre al lavoro svolto dal Cagliari International Container Terminal (Cict), lo scalo scardo è oggetto di una serie di interventi infrastrutturali volti a rendere possibile il trasferimento sul porto industriale del traffico merci e quello relativo a rinfuse liquide e solide. Inoltre, la Regione Sardegna ha finanziato i lavori di infrastrutturazione per la realizzazione di un interporto ed il Comitato portuale ha, nell'estate 2004, espresso il suo parere favorevole per la realizzazione di una piattaforma logistica da parte del Consorzio di Cagliari che, una volta terminata, verrà affidata in gestione ad una società di controllo pubblico costituita dagli enti locali. La buona posizione geografica ed il vasto territorio sul quale opera fanno del porto di Cagliari un centro strategico per i traffici marittimi da e per l'Europa, i paesi del medio Oriente ed il nord Africa. Il sistema del porto industriale, grazie alla sua stretta integrazione con l'area industriale di Cagliari, ai suoi rapidi collegamenti con l'area metropolitana e l'intero territorio della Sardegna, è reso un elemento fondamentale dell'economia isolana. Nel sistema portuale industriale il Cagliari International Container Terminal (Cict), risulta avere una posizione di spicco grazie alla sua concezione di centro tecnologicamente avanzato di smistamento dei container volto alla soddisfazione degli operatori marittimi. Il terminal container rappresenta una risposta alle esigenze del traffico mondiale dei containers grazie all'impiego di navi post panamax; il terminal offre una veloce movimentazione dei Teu ed un impiego di attrezzature efficienti nel ricevimento e nella distribuzione. Grazie ad una rete di collegamenti frequenti ed affidabili, attraverso navi feeder, il terminal container di Cagliari è capace di soddisfare i criteri richiesti alle linee di spedizione. Il sistema del porto industriale, oltre al terminal di transhipment, ospita: un terminal portuale, le aree per i servizi generali per i terminal di transhipment e portuale e le aree per i servizi ed autorità pubbliche.

Dopo il test effettuato a Genova, anche nel porto sardo si è svolto, a metà novembre 2004, il test relativo alla sperimentazione del sistema di automatizzazione delle operazioni portuali; le prove si sono volte nel Cagliari International Container Terminal (Cict) e nel Terminal Grendi Trasporti Marittimi e la nave usata è stata la Altinia di Grendi Trasporti Marittimi. Rispetto al test effettuato a Genova questa volta si è cercata l'iterazione del sistema di automazione con le gru di banchina (Agv), per dimostrare la validità dei sistemi "Integration" nelle operazioni di transhipment. Poichè il Cict è parte integrante del Gruppo Contship Eurogate che opera a Gioia Tauro, i risultati sperimentali di Cagliari sono stati utilizzati per una simulazione a computer nel terminal di Gioia Tauro. Secondo il progetto triennale Integration, del valore di dieci milioni di euro, co finanziato dalla Commissione Europea, il terminal automatizzato potrà raggiungere una resa tripla rispetto al quella odierna - 35 mila teu per ettaro contro i 10 mila di un terminal convenzionale.

Dal 17 dicembre 2004 la compagnia di navigazione Sardinia Ferries ha messo a disposizione sulla linea da Golfo Aranci a Livorno una seconda nave; oltre al raddoppio delle corse la Sardinia Ferries ha lanciato una supertariffa individuale di sola andata a partire da 59 euro comprendente la cabina e l'autovettura. Per i residenti in Sardegna è applicato uno sconto del 30 per cento sui viaggi di andata e ritorno.

Nel 2005:

Nei primi mesi del 2005 inizieranno i lavori per la nuova delimitazione dell'area portuale, con un intervento infrastrutturale che partirà dall'attuale ingresso di Piazza Mattotti sino al semaforo davanti al palazzo della Dogana. I lavori costeranno complessivamente 1 milione e 689 mila euro ed interesseranno un'area di circa 400 metri lineari: la ristrutturazione modificherà anche la viabilità interna del porto con l'apertura di un nuovo accesso in Via Riva di ponente per agevolare l'ingresso, l'imbarco e lo sbarco delle navi della Tirrenia; in particolare verrà facilitata l'uscita verso le due diverse direzioni di Villasimius e di Pula. Sono inoltre previste una corsia esclusivamente destinata ai mezzi pesanti, la realizzazione di settanta posti per i pescherecci ed una zona parcheggi con 152 posti auto. Il sindaco di Cagliari, Emilio Floris, illustrando il progetto insieme al presidente dell' Autorità portuale, Antonio Granara, ha parlato di un "piccolo ma significativo passo per trasformare la città creando una maggiore sinergia con il porto che diventa così una componente attiva del tessuto urbano". L'obiettivo che si cerca di perseguire è quello di fornire la città di un sistema intermodale di trasporti, convogliando nell'area portuale i mezzi dell' Arst, del Ctm ed il futuro collegamento diretto con l'interporto di Cagliari - Elmas attraverso la linea metropolitana.

Per quanto concerne le criticità infrastrutturali emerse nel porto di Cagliari:

Per quanto riguarda le caratteristiche della domanda delle infrastrutture, l'impatto intermodale delle merci è alto e la tipologia principale di traffico risulta quella ferry.

Fonte: Autorità Portuale di Cagliari

 

Torna all'inizio

Torna al porto di Cagliari

Torna ad OLT