PORTO DI GIOIA TAURO
Commenti ed Osservazioni
Vista aerea di MCT - Medcenter Container Terminal
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Fonte: Contship Italia S.p.A.
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Nel 2005
Febbraio:
Una delegazione russa composta da rappresentanti della Camera di Commercio e del Comune di Saratov, insieme ad esponenti della Provincia di Catanzaro ed al vice ministro ai Trasporti, Mario Tassone, hanno visitato il porto di Gioia Tauro per garantire una intensificazione del trasporto merci tra i due Paesi. La delegazione si è mostrata particolarmente interessata allo scalo ed ha suggerito l’ampliamento di un accordo già esistente tra il governo italiano e quello russo con il coinvolgimento dei rispettivi territori di tutte le province calabresi e della provincia di Saratov.
Marzo:
Una nota dell'Autorità portuale ha informato che nel porto di Gioia Tauro, a breve, diventerà operativo un terminal di rigassificazione realizzato dall’iniziativa congiunta dei Gruppi CrossGas e Italpetroli. Il terminal, da 12 miliardi di metri cubi di gas metano ha ottenuto il parere favorevole con delibera della giunta della Regione Calabria. L’impianto, che prevede la partecipazione di importanti operatori energetici nazionali ed internazionali, entrerà in funzione a fine 2007.
Una delegazione della IX Commissione Trasporti della Camera, composta dal vicepresidente Giorgio Bornacin, dagli onorevoli Eugenio Duca e Benedetto Nicotra e dal funzionario Guido Di Muccio, ha fatto visita al porto di Gioia Tauro. La visita, ha affermato l’Autorità Portuale di Gioia Tauro, s’inserisce in una serie di impegni per favorire gli investimenti secondo logiche coerenti con gli obiettivi del Piano generale dei trasporti e della logistica oltre ad essere funzionali per un equilibrato sviluppo del sistema portuale nazionale e per l’attuazione del progetto "Autostrade del Mare".
Aprile:
Il 15 aprile il porto di Gioia Tauro ha accolto la nave più grande mai giunta nello scalo, la portacontainer "Cscl America". L'evento è stato festeggiato al "Medcenter Container Terminal" (Mct). La "Cscl America" ha una capacità di 8.468 teu, una stazza lorda di 101.000 tonnellate ed è lunga 334 metri per una larghezza di 42,8 metri. Il suo pescaggio è di 14,5 metri. Alcuni rappresentanti delle dogane statunitensi, si sono recati in visita all’Autorità Portuale di Gioia Tauro. Nel corso dell’incontro, è stata approfondita la tematica della security con particolare riferimento alle merci containerizzate. I funzionari americani, apprezzato l’elevato livello di sicurezza portuale, hanno approfondito le procedure attuate e gli eventuali accorgimenti da apportare.
Maggio:
L'Autorità Portuale di Gioia Tauro ha reso noto che il Consiglio superiore dei Lavori pubblici ha approvato, il 4 maggio, il progetto per la realizzazione di una nuova infrastruttura nel porto calabro. Sarà infatti realizzata una nuova banchina, prospiciente il bacino di evoluzione nord che avrà una lunghezza complessiva di circa 450 metri lineari ed un pescaggio fino a 17 metri, mentre a ridosso della stessa saranno realizzati oltre 200 mila metri quadrati di piazzali per lo stoccaggio, realizzati in asfalto modificato. La nuova infrastruttura, prevista nel Piano regolatore portuale vigente, consentirà l'attracco di navi oltre i 300 metri con pescaggio a pieno carico fino a 16 metri. L'opera, rientrante nel Piano di programmazione triennale, redatto dall'Autorità portuale, è finanziata con fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per un valore complessivo di 44 milioni di euro.
Il Presidente della Regione, Agazio Loiero, in sede di Conferenza Stato-Regioni, nell'esporre i problemi dei legati al Porto di Gioia Tauro, ha chiesto, in primis, l'istituzione di un ufficio della Dogana. Tale richiesta, insieme a quella della creazione di un sistema logistico a corredo dello sbarco delle merci, risultano imprescindiblie per avere uno sviluppo economico nel porto.
Settembre:
Mauro Moretti, amministratore delegato di Rfi, la società dell'infrastruttura del gruppo Ferrovie dello Stato, durante un incontro con Agazio Loiero, presidente della Giunta calabrese, e Pasquale Tripodi, assessore regionale ai Trasporti, ha informato che entro il 31 dicembre prossimo sarà aperto il collegamento ferroviario con il porto di Gioia Tauro. Inoltre, è stato presentato agli amministratori pubblici un progetto per la riorganizzazione infrastrutturale, entro il 2006, dell'attuale stazione del porto di Gioia Tauro che permetterebbe di collegare direttamente il più grande porto del Mediterraneo, per movimentazione di container, alla rete ferroviaria nazionale.
Ottobre: Festeggiamento dei primi 10 anni del porto di Gioia Tauro
Il porto di Gioia Tauro dal 12 al 15 ottobre ha celebrato i suoi primi dieci anni con una serie di iniziative della Med Center Container Terminal, la società terminalista nata dal gruppo Contship dopo la firma del protocollo d'intesa del 1993 che ha dato il via al "miracolo calabrese del transhipment". Sino a quella data l'immensa struttura, realizzata per far da supporto al mai realizzato centro siderurgico, era rimasta una sorta di mega-piscina deserta; fortunatamente l'evoluzione del trasporto marittimo containerizzato nel Mediterraneo, che si andava a consolidare, come rotta obbligata degli scambi commerciali tra Suez e Gibilterra, ha, pertanto, favorito la nascita di porti specializzati nel transhipment. Nel 1993 è nata così l'idea di favorire la nascita di grandi porti "hub" con banchine adatte ad ospitare grandi navi portacontainer ed immense aree per lo stoccaggio e lo smistamento dei contenitori. L'intuizione del genovese Angelo Ravano di realizzare al centro del Mediterraneo un porto hub proprio a Gioia Tauro si è rivelata efficace, ed ha ottenuto quasi immediatamente l'adesione delle più importanti linee di navigazione del mondo. Il gruppo Contship ha investito quindi quasi 250 miliardi di vecchie lire per istallare i mezzi necessari all'avvio del transhipment tra gru post-panamax, carrelli elevatori e trasportatori ed altre apparecchiature. Il Governo italiano ha finanziato la realizzazione dei piazzali e le altre opere necessarie. Nella mattinata del 13 settembre 1995 ha fatto ingresso nel porto calabrese la prima nave portacontainer, la CMBT Concord" della Compagnie Maritime Belge Transport che ha dato il via a quello che gli economisti definiscono "uno dei pochi miracoli economici" della storia calabrese.
Medcenter Container Terminal, la controllata di Contship, si dice pronta ad investire e raddoppiare in pochi anni i traffici e l'occupazione ma necessita che vengano immediatamente realizzati gli interventi infrastrutturali già programmati, primi fra tutti il dragaggio dei fondali (indispensabile per accogliere le grandi navi portacontainer oggi in esercizio) e l'ampliamento delle aree e degli spazi portuali. Di fronte agli appelli degli addetti al settore i vertici della Regione intendono rimarcare il loro maggiore impegno: il presidente della Regione, Agazio Loiero, assicura che entro il 31 dicembre sarà pronto lo snodo ferroviario del terminal, da lungo tempo atteso e poi, a breve, esserci un nuovo accordo di programma per l'area e il porto che contenga una pianificazione decennale dello sviluppo dello scalo, ma anche delle attività industriali e logistiche connesse ai traffici marittimi.
Sandro Principe, assessore regionale alla Cultura, Istruzione, Universita', Ricerca Scientifica, Innovazione Tecnologica ed Alta Formazione, in occasione del decennale del porto gioiese, ha sottolineato quanto Gioia Tauro rappresenti uno dei porti piu' importanti dell'Europa e certamente il piu' importante del Mediterraneo. Secondo Principe "Quando il Mediterraneo tornera' ad essere al centro di tutti i traffici marittimi, grazie alla crescita straordinaria dell' economia dei Paesi orientali, Cina ed India in primo luogo, il Canale di Suez ritornera' ad essere la porta dell'Europa e la Calabria, che si affaccia sulla parte centrale del Mediterraneo, dovra' essere pronta ad accogliere questa opportunità''.
Novembre:
BLG Automobile Logistics Italia, la società del gruppo tedesco BLG che gestisce l'Auto Terminal del porto di Gioia Tauro, prevede di chiudere il 2005 con un traffico di circa 150mila autovetture, contro i circa 120mila veicoli movimentati nel 2004. Dal 1° gennaio al 20 ottobre di quest'anno l'azienda ha registrato un traffico di centomila auto.
Nel 2004
Marzo:
Gli Stati Uniti hanno riconosciuto al porto calabrese di Gioia Tauro lo standard di sicurezza sui contenuti dei container esportati verso il mercato americano. È il terzo porto, dopo Genova e La Spezia, ad aver ricevuto tale riconoscimento.
Aprile:
Il Presidente dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Giuseppe Guacci, ha incontrato, a Beirut, il Presidente dell’Autorità Portuale di Beirut ed il direttore della dogana libanese. La riunione ha portato ad una collaborazione operativa ed il protocollo in cui si è raggiunta la massima sintonia è stato quello relativo alla logistica che è risultata essere la base di interscambio di prodotti agroalimentari tra l’Italia e lo stato libico.
Giugno:
Nel corso del Convegno "Da Augusta a Gioia Tauro: un sistema portuale nel contesto del Mediterraneo", organizzato a Reggio Calabria dall'Università degli Studi mediterranea del capoluogo calabrese nell'ambito del programma comunitario interregionale Interreg III B Medocc (Area Mediterraneo Occidentale), è stata lanciata la proposta di attivare un sistema portuale integrato tra il Porto di Gioia Tauro, ventesimo porto al mondo nel comparto container e quello di Augusta, tra i primi porti mondiali per la movimentazione del petrolio e dei suoi derivati.
Luglio:
Una delegazione statunitense di operatori e dirigenti di importanti aziende dello shipping, ha visitato il porto di Gioia Tauro per conoscere i sistemi di sicurezza adottati e di futura attuazione in risposta all'entrata in vigore dal primo di luglio 2004 del codice Isps (International Ship and Port Security) e per individuare i migliori scali italiani per le merci diretti verso o provenienti dagli Stati Uniti.
Il coordinatore del Comitato governativo Italia-Cina, Alberto Bradanini, ha visitato il porto di Gioia Tauro per individuare i porti italiani maggiormente aperti ai traffici con la Cina, e possibili soluzioni per favorirne la crescita.
Agosto:
Maersk Sealand ha inaugurato il servizio diretto fra Barcellona e la Cina, denominato AE6, che scalerà anche a Gioia Tauro: il servizio sarà coperto da otto navi con un transit time tra Barcellona ed Hong Kong di 20 giorni e fra Barcellona e Shanghai di 24 giorni.
Ottobre 2004:
La CSI, Container Security Initiative, già in atto nei porti di Genova, La Spezia, Napoli e Livorno è stata attivata, da fine ottobre, anche nel porto calabrese di Gioia Tauro. Poichè il trasporto delle merci viene effettuato per il 90% mediante container ed ogni anno nei maggiori porti mondiali vengono movimentati circa 200 milioni di contenitori tale misura, che accresce la sicurezza dei trasporti merceologici mediante container diretti negli Stati Uniti, risulta essere particolarmente importante e necessaria.
Il porto di Gioia Tauro è entrato in possesso della nuova banchina in grado di ospitare le grandi navi dell'ultima generazione. Il nuovo impianto, costato 27 milioni di euro, è lungo 404 metri, largo 34,8 e dotato di bitte con un tiro da 150 tonnellate.
Nel 2003
Gennaio:
Durante l'approvazione del bilancio di previsione 2003, il presidente dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, Giuseppe Guacci, ha aperto i lavori con le comunicazioni e gli aggiornamenti relativi a diversi temi tra i quali, il finanziamento ottenuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pari a nove milioni di Euro (unitamente ai porti di Genova, La Spezia e Livorno) per l'adeguamento dei sistemi di sicurezza del porto. Questi fondi si sono aggiunti a quelli già stanziati dal Ministero dell'Interno (tre milioni di Euro) per il Progetto Sicurezza (Port Security), nell'ambito del programma operativo "Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia".
Il porto di Gioia Tauro è stato aggiunto nella rotazione del servizio FAMEX (Farrell Mediterranean Express) di P&O Nedlloyd ed Hapag-Lloyd fra il Mediterraneo e la costa est del Nord America.
Marzo:
Si è svolto a Roma un incontro, promosso dal viceministro dell’Economia, Mario Baldassarri, per la presentazione del progetto pilota denominato "Potenziamento allacci plurimodali nel sistema interportuale di Gioia Tauro".
Il progetto pilota, presentato dal Presidente Guacci e predisposto dall’Ufficio Tecnico dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, prevede un importantissimo rapporto sinergico tra l’investimento pubblico e quello privato. L’insediamento privato di rigassificazione, ai fini dello sfruttamento del freddo come sottoprodotto, prevede radicali interventi infrastrutturali che modificano l’efficienza del sistema porto, ampliandolo. A valle dell’impianto si vuole far sorgere una piastra specializzata, adeguatamente infrastrutturata ed allacciata al territorio, che promuova insediamenti manufatturieri e di logistica legati alla linea del freddo. L’eccezionalità della proposta risiede nel vantaggio competitivo di cui potranno godere gli investitori, che disporranno di strutture già adeguate alle tecnologie future, con un costo di approvvigionamento energetico nettamente inferiore alla media europea. Inoltre, il bilancio finanziario dell’intera operazione prevede un intervento pubblico nettamente minoritario rispetto all’impegno finanziario dei privati. L’illustrazione del progetto, ha raccolto l’interesse sia dei rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del ministero per le Attività produttive che dei rappresentanti del territorio. I rappresentanti degli enti territoriali, inoltre hanno dichiarato la propria disponibilità ad indire una conferenza di servizi, a livello regionale, per acquisire gli eventuali pareri preventivi. Il coordinatore dei lavori, l’architetto Fabrizio Ramazzi, si è impegnato, a nome del Viceministro Baldassarri, ad indire quanto prima una nuova riunione, di carattere operativo, per monitorare lo stato d’avanzamento del progetto. I tecnici del settore finanziario, da ultimo, hanno costituito una prima unità operativa per predisporre un più dettagliato piano di impresa ed il conseguente piano finanziario previsionale. Con questo progetto si vuole far sì che il porto di Gioia Tauro vada oltre il semplice, seppur altamente qualificato “transhipment”.
Aprile:
La P&O ha deciso di abbandonare il porto di Gioia Tauro e di trasferire tutto il suo traffico al terminal contenitori di Cagliari.
La perdita non è di grande entità, circa il 10% del traffico totale dello scalo: tuttavia la decisione del gruppo P&O Nedloyd di abbandonare Gioia Tauro e di trasferirsi nel porto di Cagliari (diventato improvvisamente una realtà operativa solo dopo che la sua gestione è stata assunta dallo stesso proprietario di Gioia Tauro, ovvero il gruppo tedesco Conship, per di più in joint con la società di trasporto container protagonista del trasloco) ha sollevato in Calabria polemiche. Il gruppo anglo - olandese incide per circa il 10% (130 mila container pari a circa 300 mila movimentazioni nell’hub di transhipment) sul traffico totale di Gioia Tauro che supera i tre milioni.
Maggio:
Il Presidente dell'Autorità Portuale, Giuseppe Guacci, ha spiegato che i cambiamenti del porto di Gioia Tauro prevedono investimenti pubblici per 115 milioni di Euro, già finanziati con delibera dal CIPE, 340 milioni di Euro per un impianto di rigassificazione a cura della Società Petrolifera che fa capo a Franco Sensi ed altri 81 milioni verranno spesi per il nuovo terminal della Medcenter Terminal Container, ovvero la società che gestisce le operazioni di transhipment.
Giugno:
Durante la riunione della Pbos, Commissione per la pianificazione dello shipping oceanico, il porto di Gioia Tauro è stato candidato come centro logistico per mezzi, attrezzature e personale della Nato, mentre nella succesiva riunione della Commissione a Copenaghen sono stati definiti tutti i dettagli relativi all'inserimento dello scalo tra i centri logistici della Nato.
Il porto di Gioia Tauro si è attestato, nella classifica mondiale dei porti in base al movimento di container, al diciassettesimo posto, dato che ha sottolineato la crescita di importanza del porto calabrese.
Il 30 giugno si è riunito, a Gioia Tauro, il Comitato Portuale per discutere sull'istituzione della zona Franca nel porto calabrese. L’agenzia delle dogane ha ufficialmente dichiarato accoglibile la richiesta d’istituzione di una zona franca aperta, a conclusione dell’istruttoria attivata sulla richiesta avanzata dall’Autorità Portuale di Gioia Tauro.
Luglio:
La società Maersk ha deciso di schierare 9 portacontenitori da 4.200 teu per il nuovo collegamento Mediterraneo - Far East, che tocca il porto di Gioia Tauro, oltre Marsiglia, Valencia, Algeciras, Damietta, Jeddah, etc.
Agosto:
L'Agenzia delle Dogane ha ufficialmente istituito la Zona Franca aperta del porto di Gioia Tauro, prima in Italia ai sensi del regolamento 2700/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio che ha modificato il Codice doganale comunitario. Formalmente la Zona Franca di Gioia Tauro rientra nella tipologia delle zone franche aperte, in cui le formalità in materia di osservanza delle obbligazioni doganali sono effettuate secondo le modalità del regime del deposito doganale. Nel caso di Gioia Tauro, l'organizzazione dei servizi di controllo è stata assunta in via diretta dall'Autorità Portuale. Il provvedimaneto di formale istituzione della Zona Franca contiene anche la designazione della porzione di superficie ubicata nel sedime dell'area portuale di Gioia Tauro per una superficie di circa cento ettari. Come tale, costituisce area separata dal territorio comunitario all'interno della quale le merci sono esentate, fra l'altro, dal pagamento dei dazi all'importazione. L'istituzione della Zona Franca, ai sensi del Codice doganale comunitario, non comporta nessuna esenzione dei dazi all'interno dell'area, dove le merci sono esentate dal pagamento dei dazi all'importazione purché non consumate all'interno dell'area stessa.
A fine agosto è decollata, per il porto di Gioia Tauro, un’operazione di rilancio con l'obiettivo di creare un volano per l’economia calabrese e per il mezzogiorno. L'elemento più importante del progetto è stata la realizzazione di un grande impianto per la rigassificazione del Gnl (con la creazione quindi di un “polo mediterraneo del freddo”) con un investimento globale, suddiviso tra soggetto pubblico e privato, di 770 milioni di euro.
Novembre:
Il vice presidente di Contship Italia, Enrico Ravano, facendo un bilancio sullo stato di salute del network portuale gestito dal gruppo, si è dichiarato particolarmente soddisfatto dalle performance realizzate dal porto di Gioia Tauro, che nei primi nove mesi del 2003 ha incrementato i volumi movimentati del 9,7%.