IL PORTO DI RAVENNA

PROGETTI

COMMENTI ED OSSERVAZIONI

 

aggiornato a dicembre 2004

 

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Fonte: Autorità portuale di Ravenna

 

 

A fine dicembre 2002, il Comitato portuale di Ravenna ha definitivamente approvato il Piano operativo triennale 2003- 2005. Fra gli interventi previsti, vi sono l'approfondimento a -11,5 metri del Canale Candiano ed un primo approfondimento del Canale Piombone a -10,5 metri, anticipato al 2004; la progettazione ed un primo finanziamento delle banchine della penisola Trattaroli; la realizzazione dell'ex porto carni; la costruzione di una Stazione marittima e la realizzazione di un'area attrezzata di servizio per l'autotrasporto in zona Bassette.

 

Sempre a fine dicembre 2002, è nata a Ravenna la società "Logistica Nord - Est", i cui soci sono l'Autorità Portuale di Ravenna e l'Interporto di Bologna. Lo scopo è potenziare l'attività delle strutture di Ravenna e Bologna, già oggi nodi fondamentali delle reti trasportistiche europee.  

 

Il Presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Remo di Carlo, sottolinea ad inizio di aprile 2003 che i capisaldi dello sviluppo dello scalo romagnolo sono i traghetti per passeggeri e merci e le navi da crociera: la consolidata linea Ravenna - Catania operata dall'Adriatica di Navigazione ha raggiunto la saturazione, con circa 40 mila trailers all'anno, che corrispondono ad un riempimento del 90% della capacità di stiva offerta. Urge una terza nave, più veloce delle due attuali, che l'operatore pubblico non ha ancora introdotto.

 

Dal 18 marzo 2003, il porto di Ravenna, alleatosi con Contship Italia (gruppo Eurogate,) ha attivato un nuovo servizio intermodale, che lo connette, attraverso un servizio ferroviario giornaliero, con l'hub di Melzo (Milano) e direttamente verso i principali mercati del Centro e Nord Europa (Svizzera, Germania, Olanda e Austria). Il nuovo servizio intermodale tra il Terminal Container Ravenna (TCR) e il terminal intermodale di Melzo è un'iniziativa della società Logistica Nord Est, costituita all'inizio del 2003 dall'Autorità Portuale di Ravenna (67%) e da Interporto di Bologna (33%) ed è commercializzato da Sogemar (gruppo Contship Italia).

 

Ad inizio agosto 2003, l'Autorità Portuale di Ravenna ha previsto una serie di azioni per sviluppare il settore delle crociere: per il completamento della stazione marittima di via Baiona, è stata infatti avviata una trattativa con i privati proprietari dei terreni retrostanti le banchine per l'acquisto delle aree ove realizzare le infrastrutture necessarie ad un moderno terminal sia per le crociere sia per i traghetti di cui Ravenna detiene la leadership nell'Adriatico sulle rotte delle Autostrade del Mare. L'investimento previsto sarà di 60 milioni di Euro.

Costa Crociere è la prima compagnia crocieristica a scegliere Ravenna come porto di imbarco e sbarco per le sue crociere: per tutta la stagione estiva 2003 Costa Tropicale, una delle nove navi della flotta di Costa Crociere, farà scalo ogni settimana, il venerdì dalle ore 14.00 alle 24.00, nel porto di Ravenna, nell'ambito del suo ciclo di crociere nel mediterraneo orientale. Le crociere di Costa Tropicale che toccheranno Ravenna saranno 22, l'ultima delle quali il 14 novembre 2003; nell'arco di questo periodo Costa Tropicale porterà a Ravenna un totale di circa 29.000 passeggeri.

 

Nel maggio 2004 l'Autorità portuale di Ravenna ha attivato una nuova versione in lingua inglese del proprio sito internet, www.port.ravenna.it, ed ha inserito una nuova sezione dedicata alle crociere strutturata in cinque parti:

Fonte: Autorità portuale di Ravenna

 

Nel giugno 2004 è stata resa operativa la linea marittima Ravenna - Rijeka, in Croazia, effettuata dalla compagnia armatrice Fast Ecoline, dal lunedì al venerdì, mediante il traghetto "Tonia V" capace di trasportare circa 60 camion e più di 250 passeggeri. L'obiettivo perseguito dall'Autorità portuale di Ravenna è quello di favorire gli autotrasportatori che possono svolgere così le pratiche doganali in nave, ed incrementare i flussi turistici tra le due sponda.

 

Il 3 giugno 2004, a seguito delle deliberazioni del Comitato Portuale n. 32 del 26 giugno 2003 e n. 7 del 29 gennaio 2004, l'Autorità Portuale ha acquistato il 100% delle quote di Passenger Terminal Ravenna S.r.l. da P.I.R. e S.A.P.I.R. Il prezzo di acquisto è stato di poco superiore ai 14 milioni di euro ed è comprensivo dei terreni nonché di tutte le opere e manufatti che insistono sull'area. L'acquisto risponde ad un disegno complessivo teso a predisporre le condizioni, anche con l'intervento pubblico, affinché il porto di Ravenna si sviluppi ulteriormente nel settore dei traghetti di linea e delle Autostrade del mare.L'Autorità Portuale di Ravenna, effettuati ulteriori investimenti, pubblicherà apposito bando per l'affidamento a terzi delle attività in oggetto.

 

Nel luglio 2004 è stato firmato un protocollo d'intesa per la riqualificazione dell'area compresa tra la stazione ed il porto di Ravenna che prevede un investimento complessivo di circa 99 mliioni di euro. Tra gli interventi in programma in accordo tra Comune, Autorità portuale e Rete Ferroviaria Italiana vi sono la delocalizzazione della Dogana, la realizzazione di nuove banchine in ambito portuale, la riconversione delle banchine di Canale Candiano, il riassetto della stazione (sottopasso e piazzale antistante) ed alloggi di edilizia residenziale pubblica.

 

A fine agosto 2004 l'Autorità portuale di Ravenna e la società portuale SAPIR hano sottoscritto una nuova convenzione per la messa a disposizione da parte di SAPIR delle aree per realizzare casse di colmata dove collocare materiali di escavo dei fondali del porto. Le aree in oggetto sono collocate in penisola Trattaroli e comprendono una superficie di 200.000 metri quadrati. La durata di tale convenzione è prevista in tre anni, ma è prolungabile sino a quattro. il costo previsto per l'affitto è di 2,31 milioni di euro, a cui si dovrà aggiungere il costo di smaltimento.

 

Nel corso di un Convegno organizzato da Legacoop (Ancst) a Ravenna, a fine novembre 2004, sul tema "Prendiamo il Mare", il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Giuseppe Parrello, ha sottolineato quanto la promozione del sistema adriatico sia importante per attirare i nuovi traffici in aumento in Oriente (Indonesia, India, Egitto) attraverso il canale di Suez e quanto sia importante che gli investimenti vengano finalizzati collegandosi ad un sistema infrastrutturale, viario e ferroviario ed a snodi logistici.

 

A fine dicembre 2004 il Comitato portuale di Ravenna ha approvato una variazione al bilancio 2005 ed al programma triennale dei lavori in cui sono state anticipate al 2005 opere per 79 mliioni di euro originariamente previste nelle annualità successive. Tra gli interventi previsti spicca la realizzazione di un ponte mobile sul Canale Candiano che verrà a sostituire l'attuale ponte galleggiante. Entro la primavera si procederà all'appalto dell'opera ed i lavori potranno iniziare nel secondo semestre del 2005. Si arriverà all'attuazione, grazie all'approvazione del Comitato portuale, di una serie di interventi per lo sviluppo del porto ed ad una nuova configurazione della zona di Piombone con l'obiettivo di garantire lo sviluppo portuale ed il risanamento ambientale.

E' stato dato il via libera al progetto definitivo del 1° e 2° stralcio funzionale dell'approfondimento ed allargamento del canale Piombone per un investimento di 23,5 milioni di euro ed è stato approvato il progetto defiintivo del "Potenziamento della zona portuale del Piombone" per una spesa di 19,8 milioni di euro che si materializzerà nella realizzazione di una nuova banchina di 350 metri e di piazzali per circa 10 ettari che permetterà di mettere a disposizione del porto banchine pubbliche pienamente adeguate in sostituzione di quelle in via di superamento collocate in Darsena di Città.

Il Comitato portuale ha approvato anche il "Piano Unitario Particolareggiato di porto Corsini" che prevede la risistemazione di un'area del demanio portuale di circa 14 ettari a mare rispetto all'abitato di porto Corsini: Il Comitato portuale nella riunione di dicembre 2004 ha concordato che nell'area ex Sarom possano collocarsi un complesso di nisediamenti dedicati alla cantieristica per la nautica da diporto.

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