Il porto di TRIESTE

DATI TECNICI

 

Planimetri generale del porto e sviluppi previsti
Fonte: RAM, Rete Autostrade Mediterranee

 

I traffici combinati strada-mare operati con navi ro-ro occupano un ruolo di primaria importanza nell'ambito delle attività marittime servite dal porto di Trieste, punto di riferimento per i collegamenti con tutti i paesi balcanici e con la Turchia. Le infrastrutture dedicate si articolano in quattro poli di cui due servono traffici misti merci - passeggeri e due traffici solo merci.

 

Il porto Franco Vecchio è dedicato ai traffici con l'Albania, il Molo dei Bersaglieri, dotato di due accosti e sito nel Porto Doganale, è dedicato ai traffici misti con la Grecia ed i due poli restanti, uno in Riva Traiana con due accosti ed un altro presso il Molo V Sud - Molo VI Nord con due accosti, sono dedicati ai traffici di merci con la Turchia.

 

Il porto di Trieste, dal punto di vista infrastrutturale per numero di sporgenti e sviluppo di banchine, appare un complesso di rilievo ma, ad eccezione del polo di Riva Traiana, gli spazi a terra a disposizione dei singoli poli risultano limitati.

 

Gli accosti del Porto Franco Vecchio e del Porto Doganale, Molo dei Bersaglieri, distano tra i 250 ed i 500 metri dal più vicino varco portuale, il polo di Riva Traiana è nelle immediate vicinanze del varco e gli accosti del Molo V e del Molo VI distano tra i 250 ed i 500 metri.

 

 

Terminal portuali Max lunghezza nave metri lineari

Pescaggio
(in metri)

Accosti

Aree mq. Utilizzo
Porto Franco Vecchio
Accosti n.22 e 15
150
5,47 per accosto n.15
6,68 per accosto n.22
2
5.100
Traffico misto - merci/passeggeri
Traffico solo internazionale
Collegamenti con Albania
Porto doganale
Terminal Traghetti
Molo dei Bersaglieri
Accosto n.29
150
n.p.
1
13.000
Traffico misto - merci/passeggeri
Traffico solo internazionale
Collegamenti con Grecia
Riva Traiana
Terminal ro-ro
accosti n. 31 e 31b
oltre 200
12,16
2
92.000
Traffico solo merci
Traffico solo internazionale
Collegamenti con Turchia
Molo V Sud - Molo VI Nord
Accosti n. 36 e 39
182 per accosto n.36
150 per accosto n. 39
9,166 per accosto n.36
9,73 per accosto n.39
2
27.000
Traffico solo merci
Traffico solo internazionale
Collegamenti con Turchia
Totale n.4
7
137.100
 
Fonte: Sviluppo Italia

 

 

A dicembre 2004, Il Presidente dalla società To Delta, che ha assunto il controllo del 100% della TICT, Trieste International Container Terminal, società di gestione del molo VII del porto di Trieste, ha annunciato che, durante il 2004, sono stati effettuati investimenti triennali per 23,8 milioni di euro, con l'obiettivo di portare gli attuali 220 mila contenitori a 726 mila nel 2007. Nell'ambito di un progetto di rinnovamento del Tict, sulla banchina sud del medesimo terminal sono state installate, nel novembre 2004, tre nuove gru di tipo "post-panamax".

 

Il CIPE, Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, riunito a palazzo Chigi sotto la presidenza del Ministro dell'Economia, Domenico Sinscalco, ha approvato, nel dicembre 2004, una serie di progetti nel quadro del programma Grandi Opere, tra cui l'hub portuale di Trieste.

 

Nel novembre 2004, L'Autorità Portuale di Trieste ha avviato, con la consegna dei lavori, il recupero del magazzino n° 26 del Porto Vecchio.

 

 

REGIME Di PORTO FRANCO

 

I traffici del Porto di Trieste devono molto al Regime di Porto Franco, introdotto nel 1719 e tuttora valido per gran parte dell'area portuale (articolata in cinque punti franchi: punto Franco Vecchio, Punto Franco Nuovo, Punto Franco Scali Legnami, Punto Franco Oli Minerali ed  Punto Franco Industriali) che, pertanto, è considerata fuori del territorio doganale dell'Unione Europea.

 

Fonte: Autorità Portuale di Trieste

 

 

Di conseguenza gli operatori possono godere di condizioni operative finanziarie molto favorevoli:

  • Le merci provenienti via mare possono essere introdotte liberamente nel Porto Franco, indipendentemente dalla provenienza, destinazione o natura, senza essere soggette a dazio nell'ambito portuale;

  • Le merci possono restare in deposito, all'interno del porto, senza limiti di tempo e possono essere spedite verso destinazioni oltremare senza bisogno di dichiarazione doganale comunitaria;

  • Nei Punti Franchi commerciali esistono depositi permanenti di merci estere sulle quali possono essere liberamente eseguite operazioni commerciali come imballaggi, reimballaggi, etichettature e campionature;

  • Su queste merci sono possibili - previa autorizzazione amministrativa – anche trasformazioni industriali;

  • Per le merci importate nel mercato comunitario, attraverso il Porto Franco, i relativi dazi ed imposte doganali possono essere pagati con dilazione sino a sei mesi ad un tasso d'interesse ridotto;

  • Le merci che entrano nell'area portuale via terra dal territorio comunitario, vengono consideraste come esportate all'atto dell'immissione e possono essere imbarcate in qualsiasi momento mentre, quelle provenienti dagli stati esteri, sono considerate merci in transito;

  • I trasporti su mezzi stradali pesanti, provenienti o diretti al porto di Trieste, che attraversano i valichi con Austria o Slovenia fruiscono di un regime di traffico diretto agevolato;

  • Anche il transito di merci su ferrovia gode di un sistema doganale semplificato.

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