Villa Piaggio un viaggio tra storia, cultura ed architettura
La villa che sorge sulle pendici collinari di Carbonara fu costruita nel XV secolo dai Moneglia, illustre famiglia di Chiavari e passò successivamente sotto la proprietà dei Salvago e dei Pinelli Gentile di Tagliolo, i quali la fecero ristrutturare nel 1830 su progetto di Ippolito da Cremona.
Nel 1890 il senatore Erasmo Piaggio la acquistò e ne fece la propria residenza, affidandone la ristrutturazione dapprima a Severino Picasso ed in seguito a Luigi Rovelli.
Nel 1958 la villa fu venduta dagli eredi di Piaggio alle Suore dell' Assunzione, che la adibirono ad uso scolastico.
Dal 1971 il complesso passò in proprietà al Comune: attualmente oltre all' Istituto Internazionale delle Comunicazioni, sono presenti altri uffici, come quelli dei Vigili Urbani e della Circoscrizione Centro-Est ed il parco è diventato giardino pubblico.
L' accesso al complesso della Villa avviene da due ingressi distinti: il più antico è su Via Pertinace, dove era posta lantica portineria, costituita da un palazzo di stile neomedioveale; l' altro è su Corso Firenze: realizzato nel tardo Ottocento, è costituito da un ingresso monumentale e si collega alle scuderie e quindi all' ampia terrazza prospiciente la villa.
Secondo il progetto di ristrutturazione di Severino Ricasso datato 1887, l' edificio si presenta come un corpo allungato con due corpi loggiati ortogonali al fronte, che si protendono verso il mare.
Il prospetto a tre piani fuori terra contiene nove assi finestra disposti secondo una logica simmetria, nonostante la villa sia la risultante di aggregazioni successive ed ampliamento di più unità.
La valutazione catastale del 1798 indica che, a quella data, il complesso risultava tra le ville più importanti nell' area compresa nella cinta muraria del XVII secolo.
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